Sito cattolico intervista comunista contro DDL Zan, ovvero "parlano le pietre"

Aperto da Finnegan, 15 Aprile 2021, 02:19:20 PM

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Finnegan

Stilum Curiae, sito cattolico tradizionale segnala questa intervista al comunista Marco Rizzo. Della serie, quando chi deve parlare tace parlano le pietre:

Cari amici e nemici di Stilum curiae, capita, nelle grandi battaglie per la libertà e la dignità degli esseri umani, che persone apparentemente molto lontane si trovino spalla a spalla a combattere contro le forze della prevaricazione. Quello che state per leggere rientra proprio in questa tipologia. Pro Vita e Famiglia ha intervistato in relazione al Del liberticida Zan il leader comunista Marco Rizzo. Buona lettura.

§§§
Anche da comunisti vi sono ottime ragioni per contrastare il ddl Zan contro l'omotransfobia. Per un motivo in particolare: dietro il paravento ideologico della difesa dei "diritti civili", l'ideologia gender è un'espressione tra le tante di un capitalismo globale che riduce le persone a consumatori. È anche per questo che, da anni, Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, si mostra in aperta polemica con il radicalismo di massa del PD e di tutta la sinistra neoliberista da anni al governo dell'Italia. Raggiunto telefonicamente da Pro Vita & Famiglia, Rizzo ha ribadito la sua posizione sui temi etici e in particolare sull'utero in affitto: una pratica «barbara», che porta alla mercificazione dell'uomo e che renderebbe l'Italia un paese «retrogrado».

Sono otto anni che il PD e altre forze di centrosinistra cercano in tutti i modi di far approvare una legge contro l'omotransfobia. A cosa è dovuta, secondo lei, tanta insistenza?

«L'involuzione della sinistra, che va avanti ormai da tanto tempo, è collegata all'imposizione di diritti civili, pur giusti, a scapito dei diritti sociali, su cui l'inadempienza è totale. La sinistra odierna è diventata una sorta di enorme partito radicale, ovvero un'area politica totalmente liberista, affine alle grandi banche, ai grandi poteri europei, alla Nato, alla distruzione dei diritti dei lavoratori. Quasi a coprire questo tradimento, è stato centralizzato l'interesse sui temi dei diritti civili. Si tratta di una strategia in atto non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. Penso a un uomo falsamente di sinistra, come Tsipras, che in Grecia ha accettato le indicazioni di massacro sociale della Troika e, contestualmente, ha coperto questa scelta con l'apertura alle unioni civili. Queste ultime sono diventate materia di scambio, un'"arma di distrazione di massa" rispetto ai ben più importanti temi sociali».

Qual è il reale obiettivo dei sostenitori del ddl Zan? Forse lo sdoganamento surrettizio dell'utero in affitto (che pure è vietato dal nostro ordinamento)?

«Il tema delle leggi è, come sempre, legato ai rapporti di forza e alla società. E in Italia, la "legge delle leggi", ovvero la Costituzione è quasi totalmente disapplicata. Il tema, quindi, non è tanto una legge in particolare ma la cultura in generale. Quanto all'utero in affitto faccio notare un paradosso. In quasi tutti i comuni italiani, la compravendita di cuccioli di cane è regolamentata dall'obbligo di non separare il piccolo dalla madre fino al terzo mese di vita. Quest'obbligo che in Italia vale per i cani, in molti paesi d'Europa non vale per gli esseri umani, vista la possibilità di acquistare bimbi per centinaia di migliaia di euro da donne povere che vivono nel terzo mondo».

Cos'è, dunque, che rende la pratica dell'utero in affitto moralmente riprovevole?

«Sono convinto che la mercificazione degli esseri umani ci renderà un paese davvero retrogrado. Pensare che il desiderio di un figlio possa diventare un diritto che prevale su quello della madre biologica e, ancor di più, su quello del bambino di poter essere cresciuto dalla madre naturale, è degno di un paese barbaro. Nessuno mette in dubbio [io sì] che una coppia etero o gay possa avere il desiderio di avere un figlio. Sarebbe però barbaro e "nazista" permettere che questo desiderio vada a schiacciare i diritti di una donna povera, in questo caso obbligata ad abbandonare il proprio figlio appena partorito, magari mostrandolo in un catalogo e mercificando la propria gravidanza e i diritti del bimbo appena nato».

Tornando nello specifico del ddl Zan, un aspetto particolarmente rilevante è quello educativo, con l'introduzione dell'ideologia gender nei programmi scolastici. Andiamo verso il tramonto della libertà educativa?

«Più che domandarci in quale direzione stiamo andando, dovremmo chiederci il "perché". Stiamo andando in una certa direzione perché il mondo non si sta più orientando sul lavoro e sui diritti dei lavoratori ma sul consumo. Sono le multinazionali dell'e-commerce che determinano la gestione degli stati. Queste multinazionali del web sono più potenti degli stati, tanto è vero che, come abbiamo visto di recente, possono permettersi di censurare il presidente degli USA, ovvero l'uomo più potente del mondo. Venendo alla domanda, intendo dire che scelte dis-educative come quella del gender a scuola non avvengono superficialmente per motivi ideologici di una sorta di radicalismo di pseudosinistra, ma avvengono per motivi molto pratici legati al consumo. Da certe indagini molto serie emerge che, ad esempio, se una famiglia di due persone consuma due, quelle due stesse persone disaccoppiate, consumano 1,3 a testa. Le grandi multinazionali, quindi, non guardano tanto alla cultura o all'ideologia, ma ai volumi di consumo. Più una famiglia è numerosa, quindi, più si riducono i consumi. Quando tu hai una popolazione composta in prevalenza di single, dove i comportamenti educativi e anche sessuali spingono alla riduzione delle famiglie, non è per motivi ideologici. Non bisogna guardare il dito ma la luna. I motivi sono "pratici": massificare consumi e ridurre la popolazione da esseri viventi e pensanti a moderni schiavi, che vivono in una gabbia davanti a un computer, che ricevono il cibo necessari a casa grazie all'e-commerce e che hanno come unica prospettiva quella di vivere, consumare e morire, magari sopravvivendo con un vergognoso reddito di cittadinanza».


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johann

Ovviamente scrivo a titolo prettamente personale
fa piacere che su una battaglia per noi strategicamente ideale si sommi l'opportunista appoggio tattico del "compagno" rizzo, tuttavia come a suo tempo lo fu per fusaro, nel ricevere e ospitare il gradito e importante apporto che puo venire dal mondo laico e imperativo con questa gente mettere bene i puntini sulle i e chiarirci altrettanto bene sulle poche ma cruciali questioni di fondo
qui non si fa "politica" non esistono le "convergenze parallele" il "marciare divisi per colpire uniti" "fare un tratto di strada insieme" e altre minchiate del genere   ....quando si dice corsi e ricorsi della storia,  adesso "caro" rizzo se proprio vuoi essere della partita, tocca a TE marxista, comunista, relativista, e laicista l'onere di "contro-rivoluzionare" la tua barbara giacobina e bolscevica ideologia materialista, con l'onere della prova di tornare figliuol prodigo sobrio e disintossicato nell'alveo della retta, naturale, e razionale dimensione umana, non già' dell'uomo nuovo, dell'uomo moderno, dell'uomo millenials, ecc   ma dell'uomo di sempre dell'uomo di ogni tempo,   
da queste parti culturalmente non si gironzola con appresso tutto il ciarpame del pattume marxista nella testa, non si deve offendere il buon senso comune e le sentenze della Storia (dicasi LA STORIA non quella tua vostra faziosa e partigiana) tu parli di salvaguardia dei diritti umani, della legge delle leggi, bene!  ma devi sapere che noi su queste cose prendiamo tutto "il pacchetto" non ci fermiamo alla costituzione o ai soli lavoratori, risaliamo oltre e non ci fermiamo se non alla sorgente del senso ultimo di ogni cosa, da queste parti la legge delle leggi e' quella naturale oggettiva perenne instillata da DIO nell'uomo e nel creato e anche per quanto riguarda i diritti, ben prima di sprecare falsa indignazione sulla porcheria dell'utero in affitto interroga la tua coscienza (umana non politica), sul più grave crimine che la tua cultura sta' infliggendo alle nostre generazioni con il più barbaro incivile inumano crimine contro l'umanita che si sia mai visto da che mondo e' mondo: l'olocausto dell'aborto  quando anche tu ti convincerai che il 1mo diritto inalienabile dell'uomo e quello di poter vivere, allora forse come noi riuscirai a mettere in campo la sincerità' e la verità' di te stesso e sarai credibile.
uno e uno solo ora come ora e' problema discriminante sul quale si misurano e si verificano gli amici gli alleati i compagni di viaggio ed e' quello contro l'aborto il diritto alla vita negato a milioni di esseri umani  AMMAZZATI per mera ideologia il dono della vita dal concepimento, alla morte naturale NON E' nella disponibilità delle donne, ne tanto meno della politica, la vita non si media, non si negozia, non si manipola ne si baratta con il libertinaggio libidinoso delle femmine  polonia, ungheria lo stesso trump, segnali che arrivano dalla russia di putin e altri paesi fanno vedere un lento ma inesorabile raggruppamento di popoli e culture che si stanno formando intorno a questa battaglia,     tu da che parte stai??
in ogni caso ricordo a me stesso che non e' il caso di mettere limiti alla provvidenza, e in fondo meno male che e' il buon DIO a tirare le somme, quindi non escludo che un giorno anche tu ti unirai sinceramente alla buona battaglia che stiamo facendo,  solo allora e non certo da parte mia (il "conto sul tuo conto" e troppo lungo) ma da persone più clementi e misurate di me sara' possibile dialogare con te e sul passato infame di quel movimento che senza vergogna ti ostini a portare avanti con il tuo partito, quello stesso che a livello mondiale ha fatto "conquistare" all'umanità' gli abissi più profondi di depravazione miseria e desolazione materiale, umana, e spirituale che storia ricordi   e del quale senza ritegno ancora oggi ti fai vessillo della sua bandiera,   quella con la più schifosa delle svastiche
quella con la falce e il martello
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Tutto questo è vero, c'è ancora MOLTO da valutare ma si possono già fare un paio di considerazioni:
1. Abbiamo un sito cattolico-tradizionale amico di Trump e da sempre non sospettabile di convergenze parallele che si occupa di Rizzo
2. Se lo fa è quantomeno perché altrove non ci sono interlocutori cristiani credibili, ovvero i sedicenti cristiani sono in "aborto affaccendati" (Bidet o come si chiama), fuori ma anche dentro il nostro Paese, in cui forze sedicenti cristiane e di destra proclamano nei fatti la loro fedeltà non al Creatore causa prima di tutte le cose ma all'Aspen Institute per esempio e di aborto parlano quasi meno di Rizzo. L'ideologia non sarà marxista ma la prassi (che in politica è la sostanza) sì
In questo desolante bilancio, il giorno delle (quasi) inani elezioni potremmo andare a spasso ridando implicitamente la palla al Dragone (rosso) ovvero votare un partito di rottura, il meno peggiore che si possa trovare quale che sia, sperando che quel giorno ci sia qualcuno ideologicamente meno compromesso di Rizzo (ma anche meno compromesso nei fatti)
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