Tesi di laurea (anche) su Coscienza Maschile

Aperto da Finnegan, 16 Giugno 2024, 02:14:19 AM

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Finnegan

In allegato.

La tesi parte da un costrutto assiomatico, che ricorre indimostrato lungo tutto il lavoro: il comportamento femminile non si può sindacare. Qualsiasi critica libera e democratica è una lesione della dignità della donna, perfino questa:

"Con le NP, sincerità e qualità umane non pagano (...) È una società malata e le donne assorbono sempre la mentalità corrente, quindi non si può dire che si comportino in maniera sana"

Tralasciando il termine NP, ormai gergale e scherzoso (gli uomini non devono scherzare sulle donne!!) e non corrispondente ad atteggiamenti reali, l'autore si guarda bene dal dimostrare perché questa frase non corrisponde al vero: padri separati indigenti, mancanza di rispetto (reale non virtuale) verso gli uomini, slealtà, annunci su siti di incontri che ci trattano da subumani (no casi umani, no sotto 1,80 e molto altro), cronache piene di infanticidi anche per andare a feste a farsi selfie, 6 milioni di aborti (tra poco "diritto" costituzionale e insindacabile)... ci sarebbe materiale per un'intera tesi di laurea.
Spieghi ad esempio l'autore come si possa definire sano il comportamento di una che abortisce per la quinta volta per andare in vacanza. Come riportato da un'infermiera (atea) che è diventata obiettrice di coscienza perché non ne poteva più (come ha detto chiaro e tondo, le donne che abortivano per simili motivi erano tante).
Forse hanno ragione le prof.sse Helen Smith e Jane Jacobs, quando dicono, in sintesi, che l'università è sempre più ideologizzata e non seleziona in base al merito ma all'ideologia. Che voto avrebbe avuto con una tesi sui padri separati? Sospetto disastroso.

D'altra parte l'autore ha scelto con cura le frasi più pittoresche, che meglio si adattano alla sua tesi, isolandole dal contesto della discussione e soprattutto da altre idee espresse dagli stessi utenti (perlomeno il sottoscritto, che ha scritto valanghe di post, ignorati credo artatamente, su donne leali e affidabili, per quanto molto rare).
L'autore si guarda bene dal riportare le descrizioni disumanizzanti che vengono fatte degli uomini su certi forum femminili e sui social. Lorsignore "possono".
Le donne possono dire o fare praticamente qualunque cosa, trattare gli uomini senza il più elementare rispetto umano, tradire, ridurre in miseria, ricattare in famiglia ("se non fai come ti dico ti rovino col divorzio") ma chi lo dice si prende la "tesi". Domani, chissà.
L'autore si legga Men On Strike di Helen Smith, opera realmente seria e obiettiva sulla crescente esclusione degli uomini, dagli spazi fisici (inclusa casa propria), ma perfino virtuali. Come i forum maschili
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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

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