Il Telegraph boccia il maschio italiano:

Aperto da Junio2, 27 Giugno 2024, 02:12:12 AM

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Junio2


Il Telegraph boccia il maschio italiano: «Dimenticate Tacito e Cicerone, ora è pigro e femminista e non ama le donne»
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Il quotidiano inglese Telegraph ha pubblicato un articolo di opinione sull'uomo italiano, o meglio sullo stereotipo che lo circonda. Il titolo è "Forget Tacitus and Cicero, modern Italian men just want to be lazy"("Dimenticate Tacito o Cicerone, gli italiani vogliono solo essere pigri") con sottotitolo "Gli uomini (in italiano, ndr) non vanno troppo oltre il loro stereotipo, ma, con l'avvento dell'uomo nuovo, anche questo è in pericolo".
La firma è di Petronella Wyatt, ex amante dell'ex primo ministro Boris Johnson nei primi anni Duemila. Nel pezzo sono pubblicati dei presunti dubbi sugli uomini femministi italiani, che secondo lei sarebbero l'80% (ma non abbiamo trovato questo dato, ndr), e sul fatto che gli uomini italiani non sarebbero più acculturati come una volta al pari degli storici latini Cicerone e Tacito.
Le affermazioni nell'articolo
Il dato sugli uomini femministi, di cui Wyatt non specifica la fonte, non siamo riusciti a rintracciarlo. Cita anche una brutta barzelletta che andava in giro ai tempi dell'occupazione fascista dell'Etiopia: «Eppure, durante l'occupazione dell'Abissinia da parte di Mussolini, tra gli inglesi circolava questa barzelletta: qual è la definizione di vergine in Abissinia? Risposta: una capra che sa correre più di un soldato italiano».
Adesso gli uomini italiani mancherebbero di cultura secondo Wyatt e avrebbero un'ignoranza alla stregua dei soldati di Mussolini: «La maggior parte degli italiani si preoccupa della cultura quanto i soldati di Mussolini». Secondo la giornalista, l'errore di valutazione che si fa spesso con gli uomini italiani è confondere l'Italia contemporanea con l'antico Impero Romano. «L'italiano moderno è un erede molto lontano da Tacito o Cicerone - spiega - Anzi, discende dagli schiavi di questi due personaggi o da un'accozzaglia di invasori barbari come i Goti e i Franchi», dimostrando anche una scarsa conoscenza di come si sia realmente formato l'impero romano.
Scarsa conoscenza della storia
La giornalista continua poi col qualunquismo storico, in uno snocciolamento di fatti che dovrebbe indicare, si suppone, la scarsa "virilità" maschile italiana: «Sin dall'era romana, con l'eccezione della Toscana rinascimentale, l'Italia non è riuscita a distinguersi, a parte quando era sotto occupazione straniera. Nulla ha influito sugli italiani come l'occupazione. Prima della riunificazione del Paese, fu la monarchia asburgica a portare una parvenza di ordine nel Nord Italia».
Wyatt non risparmia nessuno dello Stivale. «E che dire del Sud - scrive - Nel 1847 lo scrittore Luigi Settembrini descriveva le condizioni dell'area peggiori della Turchia. Dicevo prima che agli italiani non sono rimasti che i loro stereotipi. In realtà ora potrebbero perdere anche quelli».
Poi di nuovo sul femminismo. «Sino a qualche tempo fa, il femminismo non veniva riconosciuto dagli uomini italiani. Molti di loro, come Marcello Mastroianni nella Dolce Vita, conoscevano solo tre frasi in inglese: 'How are you?', 'I love you' e 'Where is your hotel?'». E infine la sentenza: «Un italiano senza amore (in italiano, ndr) è un po' come Atene senza il Partenone» e prosegue «molti italiani sembrano ora rassegnati a incarnare questo 'uomo nuovo'».
La giornalista dice di aver intervistato il leader di questo movimento dell'Uomo Nuovo (Uomo New, ndr), un certo Luciano Rossi (la sua esistenza non risulta sul web), che avrebbe scritto «una guida sulla nuova mascolinità degli italiani», di cui non c'è traccia in giro. In questo presunto libro ci sarebbe «un capitolo sul diritto di piangere degli uomini e un altro dedicato alla loro pulizia».
La pigrizia, un tratto tutto italiano
Secondo Wyatt e Rossi, ciò che rimane agli italiani dei loro antenati è «il desiderio di essere pigri: Fabio Massimo (Quinto Fabio Massimo Verrucoso, ndr), a capo dell'esercito romano durante gran parte della Seconda Guerra Punica, passò alla storia per la sua qualità di non combattere. Non a caso, venne soprannominato Cunctator, il 'temporeggiatore'». Anche qui, se si dà retta alla versione poco lusinghiera di Ennio, che disse che «temporeggiando ripristinò lo Stato». Questa è considerata meno veritiera di quella di Cicerone, che invece racconta che «snervò la seconda guerra punica».
Chi è Petronella Wyatt
Petronella Wyatt, 56 anni, è una scrittrice e giornalista inglese. Era salita alle cronache anni fa per la sua relazione durata quattro anni (2000-2004) con l'ex primo ministro della Gran Bretagna, Boris Johnson, direttore all'epoca del settimanale Spectator e sposato con la sua seconda moglie Marina Wheeler. Wyatt ebbe un aborto e Johnson fu cacciato temporaneamente dal partito conservatore per aver mentito all'inizio sul loro rapporto.
Chi sono Tacito e Cicerone
Non è chiaro cosa voglia dire Wyatt quando afferma che non ci sono più uomini italiani come Tacito e Cicerone. In primis, perché Tacito e Cicerone non erano italiani nel senso moderno del termine ma facevano parte il primo della repubblica romana, che difese strenuamente fino all'ultimo respiro, e il secondo dell'impero, di cui era un convinto sostenitore, come si può leggere nelle sue storiografie. Erano, inoltre, politici, avvocati, scrittori e storici che vivevano in una condizione di privilegio rispetto a quella del popolo.
Per quanto riguarda la vita privata, Cicerone si sposò due volte e ripudiò la prima moglie Terenzia. La seconda moglie, Publilia, più giovane di lui, probabilmente la considerò per usufruire dei suoi beni, dato che era suo tutore e amministratore, prima ancora di diventare suo marito. Non si sa molto della sfera privata di Tacito, solo che si sposò una volta con la tredicenne Giulia Agricola e partecipò, suo malgrado, alla tirannia di Domiziano, per la quale sviluppò un disgusto tale che si ritirò dalla vita pubblica.




Junio2


Finnegan

#2
No al razzismo ma contro gli italiani "si può". Non siamo mica al livello dei negri (come seduttori ma anche come cultura e civiltà). L'intelligenza artificiale d'altronde conferma che Augusto era negro. Articolo di un'arroganza e ignoranza senza pari per un pubblico con le stesse caratteristiche.
Oltretutto le straniere di quel Paese non mi sembrano oltremodo desiderose di trovarsi italiani, stanno TUTTE per i fatti loro a ubriacarsi e farneticare.

Italiani femministi ancora forse no, ma nell'articolo c'è del vero: si sono stufati delle donne (da qui l'apparente pigrizia). Quando un uomo non si riformatta in base alle esigenze delle donne per essere il loro lacchè viene definito pigro, misogino e via insultando
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Il Conte di Lautréamont

#3
Insomma, si tratta di un bell'articoletto all'insegna del razzismo contro gli italiani, più un guazzabuglio di cose inventate e luoghi comuni. Ma pensassero questi inglesi ai loro problemi, anziché all'Italia, della quale hanno sempre avuto un complesso di inferiorità, tanto più che il loro più grande letterato, William Shakespeare, era in realtà l'italiano Michelangelo Florio che scriveva sotto pseudonimo per vedersi pubblicate le sue opere durante il regno xenofobo di Elisabetta I e "William Shakespeare" è infatti la traduzione in inglese del nome e del cognome della madre Guglielma Scrollalancia. Da noi gli inglesi prendono appunti, sempre e comunque. 

Finnegan

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Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Finnegan il 27 Giugno 2024, 08:18:18 AMChe abbia a che fare con divergenze politiche?
Macché è sciovinismo anglosassone in purezza. Prima è arrivato Giulio Cesare a insegnare a loro come si dovrebbe vivere ( leggasi "civiltà" ), poi Michelangelo Florio a insegnarli a parlare...infine Tony Iommi su come suonare la chitarra.

Finnegan

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Anima Zen

Citazione di: Junio2 il 27 Giugno 2024, 02:13:20 AMChe ne pensate?Davvero l'80% dei maschi italiani sono femministi? :wub:

Sì. Ma io non direi l'80% degli Italici.... direi l'80% di quelli occidentali. I British sono pure peggiori,forse... lì sono tutte uome e,si sa,quanto è sono uome le donne,+ diventano femminilizzati loro.

Finnegan

#8
Gli italiani si inchinano e si conformano sempre meno agli standard servili delle donne, da cui l'articolo piccato
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Il Conte di Lautréamont

#9
In Italia le nascite si stanno azzerando, tanto che ci stanno più gatti che bambini, i matrimoni sono calati paurosamente nel corso degli anni, un sacco di giovani non fanno sesso...insomma non mi sembra che il maschio italiota e femminista riscuoti successo!

N.B. Dati alla mano: 7,3 milioni di gatti censiti in Italia contro 6.046.837 bambini da 0 a 12 anni ( fonte ISTAT  )

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