Come il femminismo ha distrutto le relazioni

La frode anti-familiare del femminismo

Il primo centro antiviolenza al mondo fu aperto a Londra nel 1971. Nei primi mesi era una piccola casa in cui si riunivano le donne del luogo per unire i nostri talenti lavorando per la nostra comunità.

Fui espulsa dal femminismo perché fin dall’inizio lo denunciai come una frode per imbrogliare le donne

Fui espulsa dal femminismo perché fin dall’inizio lo denunciai come una frode per imbrogliare le donne del paese, che dovevano pagare soldi per unirsi a un movimento che prometteva di migliorare le loro condizioni.

L’oppressione del femminismo

Fin dall’inizio dissi che erano un gruppo di vetero-marxiste, molte con posizioni nel sistema educativo, università, servizi sociali e nei media che mentivano a tutte le donne. Alle femministe non importava della vita delle donne a casa con i figli. La loro ambizione era rieducare le donne a credere che la famiglia fosse un luogo pericoloso da cui gli uomini dovevano essere cacciati. Tante donne e alcuni uomini si lasciarono ingannare a credere che il femminismo volesse l’eguaglianza con gli uomini.

La loro ambizione era rieducare le donne a credere che la famiglia fosse un luogo pericoloso da cui cacciare gli uomini. Tanti si lasciarono ingannare credendo che il femminismo volesse la parità

Ci dicevano che dovevamo “accrescere la nostra consapevolezza” e che eravamo oppresse dai nostri partners, che dovevamo rompere le catene, cacciare i padri dei nostri bambini e “liberarci”.

Negli anni 60 gli intellettuali di sinistra difendevano le atrocità perpetrate da Mao in Cina e da Stalin in Russia. Nel 1971 i media, le università ed una banda di giornalisti di sinistra preparavano le barricate per combattere nella prossima rivoluzione contro il capitalismo. Gli uomini non capirono che le loro compagne ora dissentivano dal combattere fianco a fianco. Per le femministe il nemico non era più il capitalismo ma era stato sostituito dal “patriarcato”.

Il grido di battaglia era che dall’alba dei tempi le donne erano state abusate ed oppresse e ora dovevano liberarsi dal matrimonio e dalla servitù. Il femminismo avrebbe assicurato asili per 24 ore al giorno, divorzi in cui la donna poteva rimanere nella casa pagata dai loro mariti.

Il femminismo avrebbe assicurato divorzi in cui la donna poteva rimanere nella casa pagata dai loro mariti

Il nostro centro antiviolenza iniziava a ricevere l’attenzione dei giornali, mentre il femminismo iniziava a venire ignorato. Ogni giorno le persone ci aiutavano finanziariamente.

Sapevo bene che 62 donne su 100 che si rivolgevano al nostro centro erano più violente degli uomini che avevano lasciato. Conoscevo le storie delle loro famiglie. Alcuni uomini chiedevano il mio aiuto, e provai ad aprire un centro antiviolenza per gli uomini, riconoscendo che la violenza domestica ha le sue radici in un fenomeno intergenerazionale. Mi preoccupai di aprire un centro terapeutico in cui le donne violente potevano apprendere diverse strategie. Le donne che erano innocenti vittime di violenza avevano bisogno non di terapia, ma di un posto sicuro.

Sapevo bene che 62 donne su 100 che si rivolgevano al nostro centro erano più violente degli uomini che avevano lasciato

Nel 1974 facemmo una piccola conferenza invitando i gruppi che provavano ad aprire altri centri. Non sapevamo che le femministe radicali aprivano ora centri antiviolenza avendo capito che le donne normali avevano abbandonato disgustate il loro movimento. Non solo ottenevano fondi ma potevano usare i centri per plagiare le donne a credere che “tutte le donne sono vittime di violenza maschile”.

Tornai a casa devastata dal vedere che era successo quello che temevo da quando avevo aperto il centro. Alle femministe non interessava la sorte di donne e bambini, e ancora di meno la sorte degli uomini vittime di violenza. I gruppi militanti si unirono nella Women’s Aid Federation, e esplicitarono i loro obiettivi femministi. Nessun uomo poteva lavorare nei loro centri, i bambini maschi con più di 12 anni venivano rifiutati, le loro madri dovevano arrangiarsi. Nel 1974 l’impero politico del femminismo cresceva nel mondo occidentale, grazie ai fondi dei centri, sulla pelle delle donne e dei bambini.

Il potere del femminismo

Rifiutavano l’affiliazione di quei centri che non giuravano alleanza al movimento femminista. Ogni centro doveva pagare un contributo alla federazione, che non era tenuta a finanziare i centri. Tutti i soldi andavano a finanziare la rivoluzione femminista. Organizzavano conferenze in cui le femministe avevano il potere di promuovere la loro ideologia. Le professoresse facevano il lavaggio del cervello alle loro studentesse iniziando corsi di “studi di genere”, da cui gli uomini erano esclusi. Questi studi crebbero come un cancro maligno nel mondo accademico, e le giovani studentesse erano incoraggiate a considerarsi vittime. Insegnavano loro che gli studenti maschi drogavano, stupravano ed abusavano la studentesse già anni prima che le università diventassero ostili agli studenti maschi.

Tutti i soldi andavano a finanziare la rivoluzione femminista. Il movimento femminista si impegnò anche ad educare la polizia, il sistema giudiziario, i servizi sociali

Il movimento femminista si impegnò anche ad educare la polizia, il sistema giudiziario, i servizi sociali. Avvocate femministe suggerivano a molte donne di ottenere un divorzio rapido dicendosi vittime di violenza domestica. Se il padre non si sottometteva alle richieste della ex moglie, questa lo denunciava per abusi sessuali sui figli che non avrebbe più visto (questa è chiamata “pallottola d’argento”).

I tribunali divennero uniformemente ostili agli uomini ed ai padri. Dal 2006 venne introdotto un programma punitivo chiamato «modello Duluth» che i padri dovevano completare anche se assolti da tutte le accuse. Non c’è nessun obiettivo terapeutico, solo svergognare e maltrattare uomini disperati per il non poter vedere i loro figli, costretti a scusarsi di essere maschi privilegiati ed obbligati a confessare di essere colpevoli per il solo fatto di essere uomini. Se un uomo rifiutava non poteva vedere i suoi bambini.

Uomini costretti a scusarsi di essere maschi e obbligati a dichiararsi colpevoli per il solo fatto di essere uomini. Chi rifiutava non poteva vedere i suoi figli

femminismo, padri separati

Nei successivi quarant’anni le donne ottennero posizioni di potere. Furono stabilite quote rosa: quando un uomo ed una donna erano egualmente competenti, la donna riceveva il posto.

Le donne ottenevano posizioni di potere nelle università, nei servizi sociali e in organizzazioni internazionali. Nessuno sembrava notare che di nascosto le femministe nominavano altre femministe e lentamente gli uomini venivano eliminati.

Le donne ottennero posizioni di potere ovunque. Nessuno notò che lentamente gli uomini venivano eliminati

La guerra agli uomini del femminismo

Un numero crescente di uomini colpiti da false accuse iniziarono a descrivere su internet il modo in cui erano stati cacciati dalle loro case sulla base di accuse menzognere prive di alcuna evidenza. Nelle democrazie occidentali ciascuno è innocente fino a prova contraria. Gli uomini avevano perso questo diritto ed erano considerati colpevoli a meno che non riuscissero a dimostrare la propria innocenza. I papà perdevano i loro bambini quando donne criminali decidevano che avrebbero impedito i contatti. E i tribunali non facevano niente.

Con il passare degli anni il tasso di suicidio fra gli uomini è salito, diventando molto maggiore del tasso di suicidio fra le donne, e nulla è stato fatto. Per molti anni ero sola nel cercare di far sentire la mia voce. Non riuscivo a far capire alle persone quello che stava succedendo. Alcune persone tendevano a vedermi come paranoica. Nulla di quanto scrivevo poteva essere pubblicato perché gli editori mi facevano intervistare da giornaliste che mi mettevano a tacere. Gli editori volevano storie di donne vittime e uomini brutali.

Le femministe che governano i centri antiviolenza hanno falsificato i dati. Gli uomini vittime di violenza venivano cancellati. Nessuno dei dati femministi ha passato il vaglio dei fatti. La ricerca internazionale basata sull’evidenza da molti anni ha trovato che uomini e donne sono egualmente colpevoli di violenza domestica, ma i governi sono rimasti sordi.

Gli uomini vittime di violenza venivano cancellati

Nessun tentativo è stato fatto per arginare l’onda di odio contro uomini e ragazzi. Il sistema educativo da lungo tempo discrimina contro i ragazzi. Tanti ragazzi vivono senza il papà in un sistema educativo privo di ruoli maschili. Gli uomini sono stati cacciati dall’insegnamento a causa della discriminazione che li rende sospetti pedofili. Per due decenni, gli uomini sono stati umiliati per la loro mascolinità. I bambini maschi vengono marginalizzati e puniti per i loro giochi vivaci. Uomini che tentavano di farsi accettare dalle femministe hanno creato gruppi come “fiocco bianco”, una campagna che cerca di femminilizzare gli uomini partendo dalle scuole dove sono più vulnerabili.

Certamente uomini violenti devono essere soggetti a procedimenti penali; ma la guerra contro gli uomini ed i ragazzi ci ha portato in una nuova situazione storica. La condanna e la diffamazione degli uomini ha raggiunto proporzioni epiche, e sta ora nascendo una reazione di uomini che rifiutano di sposarsi e in molti casi anche di vivere con donne. Guardando spassionatamente a questo fenomeno sono d’accordo con loro. Perché uno dovrebbe rischiare di perdere la casa, i figli, lo stipendio quando la tua partner sa che può cacciarti e rovinarti solo prendendo il telefono incriminandoti senza prove?

La guerra contro gli uomini ed i ragazzi ci ha portato in una nuova situazione storica

Oggi gli uomini vivono nella paura. Gli uomini di alto profilo possono essere accusati (sempre senza alcuna evidenza) e processati pubblicamente sui media da donne per accuse a volte relative a fatti di 40 anni fa. Anche se l’accusa viene archiviata, i magistrati parleranno di “insufficienza di prove”. I magistrati non ammettono che hanno provato a distruggere un uomo innocente e che dovrebbero scusarsi.

Dobbiamo denunciare le menzogne e l’appropriazione fraudolenta di fondi pubblici per mantenere un impero del male. Dobbiamo muoverci rapidamente perché i nostri bambini vengono danneggiati dal sistema. Le nostre relazioni vengono distrutte da questo mostruoso reggimento di donne. Nell’attuale clima di guerra contro gli uomini, i bambini sono le prime vittime. Ho sempre creduto che la famiglia è il fondamento di ogni civiltà, è fra le braccia amorevoli di entrambi i genitori che i bambini possono crescere diventando membri affettuosi della nostra comunità. Fra 50 anni le persone guarderanno stupite come oggi la gente è cieca al cavallo di Troia del femminismo.

L’eguaglianza è un obiettivo giusto, ma chi dice di volerla ha creato un movimento di odio contro metà della razza umana

L’eguaglianza è un obiettivo giusto, ma chi dice di volerla ha creato un movimento di odio contro metà della razza umana. Dobbiamo denunciare il femminismo per quello che è: sfruttamento di tutti noi per potere, controllo e fondi.

Erin Pizzey

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