La voce del padrone: “Sparpagliatevi”

Una prova infallibile della mancanza di libertà del presente è che ognuno recita la parte di se stesso.

Gli uomini non esprimono quel che pensano ma ciò che secondo il “padrone” dovrebbero pensare: formulano solo opinioni che è considerato accettabile avere. Questo è un fattore cruciale per risolvere la Questione Maschile.

Ognuno recita la parte di se stesso, esprimendo solo opinioni che è considerato accettabile avere

In alcuni soggetti le istanze del pensiero unico sono introiettate al punto che, come avevano previsto Orwell e Gertrude Stein, “non pensano neanche più” e “amano il Grande Fratello”. La pressione dei conoscenti (facciamoci il favore di non chiamarli amici), dei colleghi di lavoro è tale da non essere sopportabile se non mentendo a se stessi. Provate a parlare con qualcuno che lavora in una multinazionale (magari di quelle che censurano le opinioni in rete) in modo da persuadervi.

Questa insincerità di fondo falsifica le relazioni, eliminando ogni punto vitale di contatto umano: nessuna relazione umana può fondarsi sulla menzogna. Il potere ci chiede di crearci da soli la sua prigione, erigendo muri tra noi e gli altri. E noi obbediamo.

Il potere ci chiede di costruirci da soli la sua prigione, erigendo muri tra noi e gli altri. E noi, obbediamo

Tutto diviene manipolazione, del proprio pensiero come dell’altro, che viene ridotto a oggetto, da manipolare in base a un codice prestabilito per ottenere un determinato effetto, come il programma di un elettrodomestico.

Donne e potere: le più fedeli al “padrone”?

In questo le donne di oggi hanno davvero, come sentiamo ripetere decine di volte al mese, “una marcia in più”: in loro non sembra essere rimasta traccia di dubbio o esitazione, fanno propri i luoghi comuni del pensiero dominante con precisione robotica.

La voce del Padrone

Le donne di oggi fanno propri i luoghi comuni del pensiero dominante con precisione robotica

Ma poiché nessun essere umano può imitare una macchina senza conseguenze, sviluppano cortocircuiti di cui fa le spese chi gli sta accanto: sempre posate e composte nel lavoro e nella vita sociale, in privato la loro emotività repressa riemerge nel modo più disastroso e irrazionale.

L’incomunicabilità e falsificazione delle relazioni di coppia è tale, che oggi ci si può sentire più soli con una donna in casa che con un cane (o senza).

Oggi ci si può sentire più soli con una donna in casa che con un cane (o senza)

A mio parere questo spiega perché sempre più uomini vagheggiano geishe cibernetiche: dovendo rinunciare all’umanità nelle relazioni, preferiscono disporre almeno di macchine affidabili.

Anche il mercato delle bambole di silicone potrebbe essere una disorientata risposta adattativa di molti uomini a donne senz’anima, che nonostante intenzioni più o meno buone hanno da offrire solo il proprio corpo.

Il padrone ci vuole divisi e l’insincerità crea muri

Oggi ognuno recita la parte di se stesso, rifugiandosi dietro le sue parole che diventano un muro tra lui e gli altri. Il potere chiede e ottiene di desocializzarsi, di sparpagliarsi.

Il potere chiede e ottiene di desocializzarci, di sparpagliarci


Questa finzione di fondo, attuata per compiacere il pensiero unico, impedisce la formazione di relazioni veramente umane e di comunità, sommo antidoto alla desocializzazione voluta dal potere.
Appena qualcuno, da YouTube ai giornali, dice un filo di verità (spesso ovvia ed evidente) e balugina un accenno di autonomia dal pensiero dominante, si mette in moto una macchina che mette tutto a tacere: il soggetto fa pubblica ammenda e brucia il suo grano d’incenso all’imperatore.

Al minimo accenno di autonomia dal pensiero dominante, si attiva una macchina che mette tutto a tacere: il soggetto fa pubblica ammenda e torna a seguire il copione

Questo stato di cose è diventato così abituale, ne siamo così assuefatti da non rendercene neppure più conto, come l’aria che respiriamo (mascherine permettendo). Come la proverbiale rana bollita, l’acqua sta raggiungendo i 100°C ma restiamo confortevolmente a mollo.

Si ripete su scala mondiale e con mezzi infinitamente più potenti, la situazione sotto le dittature del ‘900: diffidenza, falsificazione delle relazioni umane, ripetizione fino all’istupidimento delle menzogne ufficiali.

Un ossessivo confort materiale per mettere inutilmente a tacere il grido dell’anima

All’inevitabile malessere generato da questa disumanizzazione pianificata, la società dei consumi ci mette gentilmente a disposizione le sue cure palliative: spettacoli sportivi, gadget inutili, fisime New Age (meditazione e altre tecniche di auto-illusione) e, per le donne, centri benessere (a patto di avere il certificato “verde”). Un ossessivo confort materiale per mettere inutilmente a tacere il grido dell’anima.

Sarebbe decisamente il momento che gli uomini si destassero dal sonno, e cominciassero a coltivare nuovamente valori culturali e spirituali degni di questo nome, insieme a forme di socialità autentica svincolata dalle logiche dell’interesse e del potere. E’ troppo tardi? Mai, se lo si vuole davvero.

E’ troppo tardi? Mai, se lo si vuole davvero

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