Social, il flagello degli uomini

Sui social, il modo in cui vengono trattate le donne rispetto gli uomini è palesemente irragionevole. Lo dice un guru della seduzione, la cui esperienza è confermata da inconfutabili prove sul campo. Non consigliamo certo i suoi metodi, deludenti anche (e soprattutto) quando “funzionano”, per il livello umano delle relazioni che procurano. Ma la vasta casistica di cui dispone è una conferma autorevole di considerazioni note agli attivisti maschili. Lasciamo parlare direttamente lui:

Cosa ti fanno i social

Essere un uomo o un ragazzo nella media su queste piattaforme è brutale, non ci sono altre parole per descriverlo. Un vero e proprio bagno di sangue. Senza voler offendere nessuno la realtà dei Social è questa: lei viene venerata come una dea e l’uomo medio trattato come un piccolo, minuscolo, insignificante… pezzettino di merda!

Per la maggior parte dei ragazzi i loro profili social sono sale sulle ferite

Semplicemente un ragazzo nella media non può tirar fuori le tette in una foto, mettersi un po’ di trucco, e ricevere centinaia di likes e commenti. E per la maggior parte dei ragazzi i loro profili social media sono semplicemente uno dei loro motivi di insicurezza ed altro “sale nelle loro ferite” di insicurezze come uomini… Anche bei ragazzi magari con un bel lavoro e una bella macchina non possono competere con una ragazza che, alla meglio, e voglio essere gentile, potremmo definire come “normale”. E sono stato gentile ma non mi far dire oltre… siamo sempre su Internet.

Questa, penso sarai d’accordo con me, è una grossa ingiustizia.

Anche bei ragazzi con un bel lavoro e una bella macchina non possono competere con una ragazza che, per essere gentili, potremmo definire normale

Se vuoi contattare donne a freddo, sei alla stregua di un naufrago al suo primo giorno su un’isola deserta che tenta di pescare pesci con le mani perché non è ancora riuscito a costruirsi una canna da pesca. “Ma io ho visto in giro per la rete insegnanti che mostrano come si può prendere un numero partendo da Instagram!”

Social, il flagello degli uomini

Lascia che te lo spieghi chiaramente. Se prendo legioni di poveri uomini e li metto a fare approccio di massa su Instagram qualcuno, prima o poi, prenderà un numero. Ma lo stesso studente non vede lo spreco ridicolo di tempo ed energie (e soprattutto i fallimenti) che sono serviti per mostrarti quella mosca bianca di numero.

“Provarci sui social è da coglioni”

La realtà è che sui l’uomo medio non sa cosa sta facendo. L’uomo medio, e non me ne volere, non si rende conto che essere indifferenziati sui social è l’equivalente… di uscire con l’alito che ti puzza d’aglio ad un metro di distanza e un pezzo di spinaci incastrato tra i denti. Non importa se non cerchi di attirare l’attenzione… Il solo fatto di esistere è motivo di imbarazzo che tu te ne voglia rendere conto o meno.

Non importa se non cerchi di attirare l’attenzione. Il solo fatto di esistere è motivo di imbarazzo

Le donne a freddo si conoscono di notte, di giorno, e al massimo su siti e app di incontri. Visto il tasso di ritorno….Se provi a farlo sui social sei un coglione. Non te lo posso dire in maniera più simpatica e gentile di così (a dire il vero ti garantisco che mi sto trattenendo).

Una donna normale ha più seguito di Elena di Troia per cui due nazioni entrerebbero in guerra… mi dispiace ma è molto, molto, molto, MOLTO probabile che tu non otterrai i suoi risultati, nemmeno nel mondo incantato della Disney dove le rane si trasformano in principi.

Una donna normale ha più seguito di Elena di Troia per cui due nazioni entrerebbero in guerra

Almeno il 90% degli uomini sui social media si ammazzano letteralmente per meno del 10% delle donne (e non certo le migliori). Un branco di uomini che come un branco innumerevole di zombie… cercano di accaparrarsi un’unica preda….

Donne e social, il flagello degli uomini

Un copione sociale per cui le donne sono venerate come dee e gli uomini inseguono senza ottenere nulla

Un copione sociale per cui le donne sono venerate come dee e gli uomini inseguono senza ottenere nulla. Le star non escono con i loro fans. I social media sono il peggior strumento esistente per conoscere donne e chi ti suggerisce il contrario è un ciarlatano”.

Le star non escono con i loro fans

Un solo rimedio: disintossicazione

Più chiaro di così non si potrebbe: sui social l’uomo è il fan delle donne. Manda centinaia di messaggi e richieste di amicizia che non portano da nessuna parte. Raschia il fondo del barile, viene ignorato, friendzonato. Ogni like che metti è come darti la proverbiale martellata sugli attributi.

Donne e social, il flagello degli uomini
L’insegna del cicisbeo moderno

Abbiamo già accennato agli effetti pervasivi e dannosi dei social, che alla realtà sostituiscono scariche di dopamina indotte artificialmente. Ciò ha conseguenze devastanti sulla capacità di instaurare relazioni nel mondo reale: la donna drogata di social (ma anche l’uomo che vive di essi) troverà meno appagante la realtà e insignificante qualsiasi rapporto autentico.

A questo flagello c’è un solo rimedio: la disintossicazione. Come spiega il sociologo Eric McLuhan: “Più cose vengono registrate su di te nelle banche dati, più cessi di esistere. Diventi software, un insieme di immagini infinitamente malleabile”.

Più fornisci dati ai social più cessi di esistere. Diventi software, infinitamente malleabile

E il primo passo per disintossicare il mondo dai social comincia con lo smettere di dare like come cicisbei. C’è un modo migliore per impiegare il tempo, per esempio nella socializzazione reale, con persone che condividono i tuoi interessi per fare qualcosa di realmente utile.

6 pensieri riguardo “Social, il flagello degli uomini

  1. Eccellente articolo, che fa il paio con il nostro “Fine pandemia mai”, un’analisi che rimane ancora oggi un implacabile atto d’accusa verso tutti quegli orbiter che hanno creato la bolla virtuale consolidata dal lockdown. E sono gli stessi che in questi giorni stanno piangendo perché le principessine a cui hanno fatto da tampone emotivo negli ultimi mesi sono uscite allo scoperto ghostandoli o friendzonandoli brutalmente.

    1. Complimenti per “Fine pandemia mai” (che è poi il progetto dichiarato di ONU ed élite per restare al potere). I social, oltre che la causa, sono anche l’effetto di un processo disgregativo della società che ha perso ogni traccia di tessuto sociale e di capacità di stabilire legami durevoli.
      Le principesse di FB e IG non se ne rendono conto se non quando è troppo tardi, non capiscono che a nessuno dei loro 100k follower importa realmente di loro. Ed è improbabile che uomini validi si interessino a loro e riescano a sopportarle.

      1. Sembra come per gli auguri di Natale inviati a tutta la rubrica del telefono: non frega una mazza a chi li invia e ancora meno a chi li riceve. I loro 100k follower valgono meno dei soldi del monopoli, se mdf italioti ancora meno. Vorrei capire quali aziende le pagano per ottenere il nulla. Mettono il segui e non seguono un bel niente, alche il più sfigato di questi rattusi senza dignità non può mica seguirle tutte per davvero queste collezioniste di like.

        1. La vita delle donne emancipate di oggi è meravigliosa: ErGasmus, social, un lavoro spesso insignificante (call center) o inutile (ONG, studi di genere), per le più “fortunate” brevi storie con uomini più o meno bellocci. Contente loro…
          Vediamo almeno di non sostenere il loro ego con i like

          1. Per me il tasto “like” lo possono pure eliminare, ormai lo uso se scrivono qualcosa di mooolto intelligente, cosa rarissima data la loro demenza. Grazie al c***o che non vogliono storie impegnative e non si sentono mai sole, con quell’esercito di leccapiedi, zerbini e MDF che ogni settimana le invitano fuori nella vaga speranza di trombarle… La cameriera ai tavoli si presenta come “responsabile di sala”, l’OSS\badante come infermiera, la disoccupata come in cerca d’occupazione… Quindi quella che lavora ai call center quando parla si presenta come un direttore di banca o A.D. dell’Eni… Siamo a posto…

            1. A giudicare d Facebook sono tutte dive di Hollywood con un curriculum internazionale e due lauree, a divertirsi 24/7 con 10000 amiche. Stranamente nella vita reale le cose sono molto diverse. I social sono una mitologia che ha sostituito la realtà, non conosciamo le persone ma il loro personaggio, il loro inesistente io digitale

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